Grazie veramente a tutte/i. Non mi aspettavo che Fabule Magazine, tramite soprattutto la mia pagina Facebook, venisse quasi sommersa dalle vostre risposte al mio invito a indicarci i libri che avete riletto.
Sono rimasto colpito da quanti di voi hanno accolto il mio invito a dirci quali sono i libri che hanno riletto. Bellissima sorpresa, considerando anche che Fabule Magazine è una rivista giovanissima, diciamo pure neonata, magari anche un po’ difficile e non proprio allineata ai modelli dominanti del parlare online di libri. Ma ancora di più sono rimasto colpito dal senso di partecipazione, dal fervore entusiasta che ci avete trasmesso nelle vostre risposte parlando dell’importanza e del piacere di leggere e dei testi che sono stati importanti nella vostra vita.
A un certo punto della lettura dei messaggi ho rinunciato a procedere con un rilevamento preciso dei titoli che avete indicato, alcuni da voi riletti anche più di due volte. Così mi limito, molto sommariamente e senza pretesa di esattezza a elencare gli autori da voi più citati.
Alcuni erano prevedibili e assolutamente non sorprendenti: Tolstoj, su tutto Anna Karenina. Dostoevskij, idem per i Karamazov. Garcia Márquez, tra i più citati. Jane Austen, a occhio direi addirittura la più citata, sempre a occhio direi seguita da Isabel Allende. Oriana Fallaci.
Un po’ meno non sorprendenti: Elsa Morante, Marguerite Yourcenar, Michail Bulgakov, Tomasi di Lampedusa. Un po’ più sorprendenti Thomas Mann, Primo Levi, Carlo Levi, Oscar Wilde e, per motivi particolari e diversi, Dante.
Parecchio sorprendenti, a mio modo di vedere, Alessandro Manzoni, soggetto a sinusoidali riscoperte, e ci mancherebbe che non fosse così, e rivalutazioni (come se ne avesse bisogno); ma per la maggior parte degli Italiani totem ormai polveroso. John Steinbeck: quando ero ragazzo, svariati decenni fa, in molti ci appassionavamo a Furore, a La valle dell’Eden, a Uomini e topi. Ma è da decenni che, nonostante il Premio Nobel, il Pulitzer e via dicendo, non ne sente più parlare né dai giovani né dal lettore normale frequentatore di romanzi, di periodici e di circoli letterari. Louis-Ferdinand Cèline, uno dei tipici artisti ritenuti grandi ma…
Rileggere è difficile e perciò non frequente. È difficile perché ci sono tante cose belle, suggestive, interessanti che vorremmo fare, vedere, leggere, ascoltare e nell’arco di una vita ne facciamo, vediamo, leggiamo, ascoltiamo una parte infinitesimale. Quindi il bis può darci la sensazione di sprecare del tempo prezioso. Ma alle volte il rifare, rivedere, rileggere, riascoltare, specie se a una certa distanza temporale, specie se ci fa confrontare con qualcosa che resta immutato mentre noi siamo persone mai uguali a quello che eravamo un momento prima, ci può donare delle emozioni profonde e ci può far provare la gioia, alle volte veramente grandiosa, della ri-scoperta.
Grazie ancora e vi chiediamo, se volete, di leggere la nostra rivista sul sito www.fabulemagazine.it e, sempre se volete, di mettere un like sulla pagina Fb di Fabule: LINK
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